Giallo sul delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi con la rivelazione sul verbale spuntato all’improvviso relativo al 2014.
Ha fatto tanto discutere l’apparizione improvvisa di un verbale legato al delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi, durante il recente incidente probatorio. Nello specifico, si è trattato di un documento scritto a mano nel 2014 dal genetista De Stefano nel quale, lo specialista ammetterebbe la comparabilità di due tracce di DNA.

Delitto di Garlasco: gli appunti apparsi all’improvviso
Negli ultimi giorni, diversi media hanno parlato dell‘apparizione di un verbale manoscritto redatto nel 2014 sulla compatibilità di due tracce di DNA ritenendo grave come questo fosse magicamente venuto a galla solo adesso, a margine del recente incidente probatorio sul delitto di Garlasco. La vicenda è stata affrontata proprio dall’esperto, il dottor De Stefano, che ha voluto spiegare la vicenda. “Ho consegnato io alla dottoressa Albani, su sua esplicita richiesta, gli appunti raccolti nel corso della perizia da me svolta nel 2014″, ha fatto sapere l’uomo come riportato da Open e da Affaritaliani.
La difesa del proprio operato
De Stefano ha voluto sottolineare come voglia respingere “fermamente le accuse con cui in queste ultime settimane da alcune parti si è tentato di mettere in discussione il mio operato cercando così di screditare le conclusioni cui sono pervenuto nella perizia svolta su incarico della Corte d’Assise d’appello di Milano”.
Quindi questa mancata consegna all’epoca dei fatti non è stato un errore e neppure una volontà di nascondere dei dati potenzialmente utili. Lo stesso De Stefano, come anticipato, in quegli appunti avrebbe alluso a “due tracce che mostrano un DNA comparabile“. Lo stesso perito ha anche annunciato di aver conferito mandato all’avvocato Patrizio Rovelli per intraprendere “ogni opportuna iniziativa, anche di natura penale, a tutela della mia onorabilità professionale e della mia immagine pubblica”.